Progetto di filiera energetica a Km zero, dalla coltivazione di biomassa alla produzione di energia elettrica

Premessa

La produzione di energia da fonti rinnovabili rappresenta una opportunità di reddito per aziende che intendono diversificare gli investimenti.
Una delle soluzioni tecnologiche meno invasive risulta essere la centrale ad olio vegetale, specie per potenze installate inferiori ad 1 MW, con vantaggi interessanti per tariffe a Kw prodotto e semplificazione burocratica delle autorizzazioni.

Maggiori rendimenti si avranno poi con l’utilizzo dell’energia termica nei processi produttivi aziendali, diversamente dispersa.
L’ostacolo maggiore a tali investimenti è nella fornitura di CARBURANTE (olio vegetale) a prezzo prefissato, dovuta in particolare alla volatilità dei prezzi di vendita distanti dalle logiche che governano il prezzo dell’energia elettrica prodotta.
Senza la fornitura di olio a prezzi certi decadono i presupposti di finanziabilità del progetto e soprattutto la certezza di un ritorno economico adeguato.

Soluzioni

La tecnologia Bio-Fuel-Forest ( www.biofuelforest.org ) propone soluzione ottimali per la produzione di carburante vegetale liquido a prezzi adeguati e tecnologie avanzate nella produzione energetica che consentono di programmare investimenti con redditività elevate nel tempo.

Bio-Fuel-Forest è un progetto di filiera articolato come segue:

  • Progetto agricolo per produrre biomassa coltivata
  • Impianto OCB per produrre bio-carburante da biomassa
  • Centrale di produzione energia elettrica a doppio stadio
Un progetto di filiera ottimale che dovrebbe essere realizzato a km zero (nella stessa area), ma può essere articolato con attività (1) e (2) su aree agricole di in area europea che serviranno ad alimentare diversi impianti (3) da realizzare in Italia, dove il valore del Kw prodotto è maggiore. L’incidenza di logistica e trasporto risulta accettabile anche per 2.000 km.


Tecnologie agricole a confronto

Sono state messe a confronto le tecnologie agronomiche tradizionali e Bio-Fuel-Forest, rapportate alla produzione di 200, 500 e 1.000 KWh prodotti con centrali a motore endotermico tradizionale, prendendo come riferimento la coltivazione di Colza (Brassica napus oleifera), coltura nota per la produzione di olio vegetale ad uso energetico.

Le colture tradizionali per la produzione di olio (girasole, mais, colza, ecc…) possono essere realizzate in terreni pianeggianti o collinari di facile accesso, mentre per le Bio-Fuel-Forest possono essere coltivati in pratica tutti i terreni, anche montani ed impervi, tuttavia migliore sarà il terreno, maggiore e più celere sarà la capacità produttiva.

Di seguito è riportata una tabella comparativa tra una coltura tradizionale (per olio di colza) e il sistema Bio-Fuel-Forest.  Si noti la sostanziale minore quantità di terreno necessario alla seconda proposta, circa il 5% della prima!!

 

Modulo Bio-Fuel-Forest

Le caratteristiche modulari del Bio-Fuel-Forest consentono di realizzare progetti scalari adatti alle capacità produttive di un territorio, alle disponibilità economiche ed a futuri ampliamenti e consentono di produrre energia ed alimenti nello stesso territorio.
Il Modulo base è di 200 KWe, rapportato al modulo tipo della centrale di produzione energia elettrica che richiede circa 2O-25 ettari di terreni coltivati, area che può diminuire qualora siano reperibili nel territorio biomasse di risulta.
L’alta capacità produttiva della parte agronomica, associata alle tecnologie di produzione di biocarburanti e produzione energia elettrica permettono di creare il miglior progetto di Filiera energetica oggi disponibile.
Di seguito è riportata una tabella comparativa tra un Modulo di filiera tradizionale ed il Bio-Fuel-Forest. Si noti che consumano entrambe la stessa quantità di carburante, ma con maggiore capacità produttiva.

Tabella comparativa fra progetto di filiera tradizionale e Bio Fuel Forest

Incentivi, agevolazioni e vantaggi

Il progetto Bio-Fuel-Forest, oltre a generare reddito, può accedere a diversi incentivi ed agevolazioni sia per la parte agronomica che energetica, tipo:

  • Emissione di certificati CO2 (carbon crediti)
  • Agevolazioni territoriali per il rimboschimento dei terreni
  • Fondi strutturali europei per l’impianto di trasformazione OCB
  • Tariffe agevolate per la produzione di energia elettrica da fonti alternative.
  • Ecc..
Un ulteriore beneficio si ottiene per l’ambiente nel valorizzare la biodiversità di un territorio utilizzando anche un parte di piante autoctone; è anche possibile convertire gradualmente aree di foresta esistenti con l’inserimento delle nuove essenze al fine di aumentare la copertura di alberi di maggior vigore, meno soggette agli attacchi patogeni, nonché per migliorare il reddito  delle comunità locali.

Esempio di potenziali progetti di filiera (Nord Italia)

Sulla base delle conoscenze e dei contatti del gruppo proponente, considerando solo una parte del territorio italiano - Friuli Venezia Giulia, Veneto, Emilia Romagna, Lombardia, Piemonte - esistono diversi ambiti in cui si possono realizzare i progetti di filiera, in particolare con la partnership degli agricoltori che possono aderire come produttori consorziati. Di seguito alcuni esempi per dimensionare il potenziale del progetto di filiera Bio-Fuel-Forest:

  1. PIANURA : ci sono circa 4.600.000 ettari di terreno di pianura, coltivabili.  Destinando al progetto il 10 % del territorio si avranno miglioramenti agronomici e produzioni elevate di biomassa.
  2. MONTAGNA: esistono diverse centinaia di migliaia di ettari di foreste (Cedui Semplici).  Il rinnovamento delle aree boschive produce quantità di biomassa immediata e migliora il territorio per quantità e qualità di copertura alberata, controllo idrogeologico, ecc… nonché una continuità di reddito per le comunità locali.
  3. RESIDUI AGROINDUSTRIALI: i residui agroindustriali rappresentano un costo di smaltimento per le aziende; nella Bio-Fuel-Forest sono fonte di reddito a costo zero.

Da una stima approssimativa delle quantità in gioco sopra descritte, nella sola Pianura Padana è possibile realizzare in pochi anni 7.500 progetti con una capacità produttiva di 115.000.000 MWh/anno.

Punti di forza del progetto:

  • Progetto modulare di filiera agricola, industrializzato e terzializzato, replicabile in ogni Paese.
  • Alto rendimento nella fase agricola e nella trasformazione della biomassa in energia.
  • Produzione energia elettrica da fonti rinnovabili (biomassa coltivata)
  • Fase agricola meccanizzata e terzializzata per una puntuale programmazione dei costi, dei tempi di lavorazione e delle produzioni
  • Filiera eco-compatibile, sostenibile, etica e certificabile in base alle normative internazionali
  • Aspetti sociali rilevanti che producono reddito anche in arre impervie
  • Possibilità di coltivare terreni incolti o terreni esausti da riconvertire Inverte il processo di deforestazione e desertificazione.
  • Emette certificati carbonio (Carbon Credit) Inoltre,Produce energia fin dal primo anno

In sintesi

Il progetto di Filiera energetica a Km Zero Bio-Fuel-Forest può essere realizzato in ogni Territorio e Continente in tempi brevi e certi, con costi contenuti, notevole capacità di reddito, contribuendo in modo determinate al miglioramento del Pianeta.